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Elementi di Igiene 1: Prevenzione


L’igiene è la branca della medicina che si occupa di mantenere e promuovere la salute con interventi preventivi e curativi.




EPIDEMIOLOGIA

Studia i fattori e la distribuzione delle malattie nella popolazione ed utilizza la conoscenza per promuovere la salute. I suoi obiettivi sono:


Identificare i fattori che causano la malattia e la sua trasmissione;


Prevenire la diffusione delle malattie.


PREVENZIONE DELLE MALATTIE

Il concetto di malattia è:

-da un punto di vista OGGETTIVO un’alterazione dello stato fisico e/o psichico dell’individuo e

-da un punto di vista SOGGETTIVO la percezione individuale di non benessere.

Inoltre è anche uno stato di disfunzione sociale ovvero il ruolo che un individuo assume da malato.

LA PREVENZIONE

Si occupa di mantenere inalterata la condizione di salute attraverso misure di controllo del rischio.

Distinguiamo 3 tipi di prevenzione:


Prevenzione primaria: è l’aspetto fondamentale della prevenzione e ha lo scopo di impedire o ridurre nuovi casi di malattia. Agisce eliminando le cause e i fattori es: con vaccinazioni, disinfezione, miglioramento della nutrizione, della forma fisica e ambiente più salubre e sicuro.


Prevenzione secondaria: ha l’obiettivo di ridurre il numero dei soggetti malati riducendo la durata della malattia attraverso la diagnosi precoce che permette di intervenire rapidamente, es. interventi individuali come la misurazione della pressione o collettivi come lo screening pap test.


Prevenzione terziaria(riabilitazione): cerca di limitare al massimo le complicanze e la permanenza della malattia in modo da ridurne gli effetti negativi attraverso la riabilitazione.


MALATTIE INFETTIVE

È qualsiasi malattia causata da un microrganismo patogeno o dai suoi prodotti tossici (tossine) in grado di determinare la malattia infettiva. Si manifesta dal passaggio di una sorgente di infezione (uomo, animale) ad un ospite suscettibile o direttamente (senza intermediari) o indirettamente (con intermediari).


CATENA EPIDEMIOLOGICA

L'Infezione è il risultato della penetrazione di un agente patogeno nell’organismo.

La risposta di quest’ultimo è variabile:

Gli elementi indispensabili all’instaurarsi di una relazione tra parassita e ospite sono:


Presenza dell’agente patogeno;


Sorgente di infezione;


Un ospite suscettibile;


Un veicolo di trasmissione.


AGENTE PATOGENO (MICRORGANISMI)

- Batteri: organismi unicellulari che provocano malattie quali tubercolosi, scarlattina, febbre tifoide ecc. Si trasmettono da individuo a individuo oppure permangono nell’ambiente e possono venir veicolati da oggetti inanimati.

Alcune specie formano le spore ovvero forme batteriche inerti molto resistenti all’invecchiamento, agli agenti fisici e chimici. Le spore sono prodotte in determinate condizioni ambientali sfavorevoli al loro metabolismo come: carenza di principi nutrivi, variazioni ossigeno e anidride carbonica, alterazione PH ambientale, alterazione della temperatura e radiazioni solari.

-Virus: sono i più piccoli organismi patogeni che si moltiplicano solo nelle cellule viventi mentre non sopravvivono nell’ambiente esterno, es malattie virali: morbillo, varicella, raffreddore, HIV.

(A parte la rabbia trasmessa da animale a uomo, le malattie virali si trasmettono da uomo a uomo).

-Funghi (miceti): Sono organismi unicellulari che determinano malattie quali candidosi, istoplasmosi ecc. Si trovano nell’ambiente e solitamente non si trasmettono da uomo a uomo.

Possono essere patogeni per l’uomo se le difese immunitarie sono basse ma nella maggior parte dei casi non causano infezione.

-Rickiettsie: sono parassiti intracellulari obbligati (significa che hanno bisogno di un insetto vettore per la trasmissione) di dimensioni intermedie tra virus e batteri. Come i virus hanno bisogno di cellule viventi per la moltiplicazione e sviluppo. Producono malattie molto rare nel nostro Paese (es. tifo esantematico).

-Protozoi: sono organismi unicellulari che provocano malattie come toxoplasmosi, malaria, l’amebasi. Non si trasmettono da un individuo all’altro ma hanno bisogno di una fase di sviluppo nell’ambiente o all’interno di animali.

In genere i parassiti umani hanno come serbatoio animali domestici o selvatici e spesso presentano un ciclo che passa anche attraverso insetti vettori e può includere altri ospiti es. nella malaria l’insetto vettore è la zanzara.


SORGENTE DI INFEZIONE

La fonte di infezione è l’origine dell’infezione e può essere umana (malati o portatori) o animale.

La sorgente di infezione è il luogo nel quale i microrganismi si moltiplicano e da cui vengono eliminati all’esterno.

Il serbatoio dell’infezione è l’habitat naturale dell’agente etiologico della malattia infettiva, costituito da animali o vegetali o substrati inanimati quali il suolo.

I serbatoi più comuni sono rappresentati dall’essere umano in particolare in alcuni organi quali cute, la vagina e l’intestino.

Le sorgenti possono essere rappresentate da malati o portatori.

I portatori possono essere:


Portatori convalescenti: sono contagiosi nel periodo immediatamente successivo alla guarigione clinica ovvero nella fase di convalescenza per alcune settimane o al massimo mesi (es. salmonellosi, poliomielite);


Portatori cronici: è il soggetto clinicamente guarito ma che continua ad eliminare l’agente patogeno oltre la fase di convalescenza ed anche per tutta la vita (es. febbre tifoide)


Portatori sani: il soggetto ospita ed in alcuni elimina germi patogeni senza manifestare la malattia. Rappresenta fonti di contagio difficilmente riconoscibili (es. meningite, HIV)


Portatori precoce: il soggetto elimina i germi patogeni nel periodo di incubazione quando i sintomi della malattia non sono ancora manifesti (es. morbillo, rosolia ecc.)


VIE DI ELIMINAZIONE

Sono le diverse strade di eliminazione dei microrganismi contenuti nei serbatoi.

Essi possono uscire sotto forma di escreti (feci, urine, espettorato), secreti (secrezioni vaginali), sangue e altri liquidi biologici:

-via respiratoria: mediante secrezioni presenti nell’aria espirata sotto forma di goccioline di piccole dimensioni (droplet) o con l’eliminazione di prodotti delle vie aeree più profonde (espettorato). L’intensità dell’eliminazione per via aerea può essere amplificata dalla tosse o starnuto.

-via intestinale: con le feci vengono eliminati agenti patogeni, sia virali che batterici o anche parassiti, in grado di sostenere infezioni intestinali (colera, Rotavirus) o in altri tessuti e organi (virus epatite A);

-via genito-urinaria: l’eliminazione attraverso le urine di agenti patogeni non è molto frequente (es. bacillo di Koch bella tubercolosi renale) mentre le escrezioni uretrali e vaginali risultano rilevanti vie di eliminazione degli agenti patogeni delle malattie veneree;

-via cutanea: per alcune malattie come quelle esantematiche dell’età infantile, le lesioni cutanee possono essere una via di eliminazione dell’agente patogeno (es. lesioni maculo-papulose del morbillo, rosolia, varicella);

-via placentare: via di eliminazione che si verifica nel caso di infezioni della madre trasmettibili durante la gravidanza dell’embrione o al feto (rosolia, toxoplasmosi): le vie di eliminazione dal corpo materno coincidono con la via di ingresso nell’organismo suscettibile.


MODALITÀ’ DI TRASMISSIONE

Il microrganismo può raggiungere un ospite attraverso la trasmissione diretta e indiretta:


Diretta: direttamente dalla sorgente di infezione all’ospite, ovvero non si riconoscono “intermediari”: implica un contatto tra 2 corpi. Le principali modalità di trasmissione diretta avvengono per contatto o attraverso le goccioline infette eliminate nell’aria con la tosse, lo starnuto e la fonazione.


Indiretta: dalla sorgente a un ambiente esterno e poi all’ospite, ovvero il microrganismo eliminato dalla sorgente è capace di vivere nell’ambiente esterno e raggiunge l’ospite attraverso veicoli o vettori.


VEICOLI

Sono mezzi inanimati che consentono il trasferimento dell’agente patogeno.

Possono essere:


-l’acqua:


-gli alimenti:


-l’aria:


-il suolo:


-altri veicoli:

VETTORI: sono esseri viventi (in genere insetti) che sostengono il contagio di alcune malattie infettive.

Si distinguono due distinte modalità:


Vettori passivi


Vettori attivi:


VIE DI PENETRAZIONE

Sono le vie di ingresso del microrganismo patogeno una volta eliminato dalla sorgente.

Possono essere:

-via cutanea:

-via mucosa:

-via placentare:


OSPITE FINALE SUSCETTIBILE

Il termine di “virulenza” indica la quantità di microrganismi patogeni capaci di determinare la malattia in un determinato ospite: una popolazione microbica risulta tanto più virulenta quanto è minore il numero di microrganismi necessari ai fini dello sviluppo della malattia.

La virulenza si basa su due proprietà:


L’invasività: la capacità di un agente patogeno di penetrare nei tessuti dell’ospite superando la barriera di difesa anatomo funzionale delle superfici cutanee e mucose, e di moltiplicarsi nelle sedi più profonde;


Tossinogenesi: numerosi organismi uni o pluricellulari (batteri, funghi, protozoi ecc.) producono sostanze tossiche chiamate esotossine, prodotte durante la moltiplicazione batterica.

Carica infettante è il numero di microrganismi necessario per dare inizio all’infezione: più numerosi sono i microrganismi introdotti in un ospite suscettibile tanto più essi saranno in grado di superare le difese. La carica batterica infettante dipende anche però dalla specie batterica.

Caratteristiche dell’ospite: la condizione di suscettibilità dell’ospite all’infezione è legata alla presenza o assenza di difese:


Difese aspecifiche: il primo ostacolo che l’agente infettivo trova è la c.d. “barriera anatomo-funzionale” costituita dalle superfici cutanee e mucose. In questo caso la maggiore suscettibilità dipende dalle condizioni dell’apparato tegumentario ovvero dal grado di lezione dai traumatismi e dal tipo e complessità dell’intervento chirurgico (es. grandi ustioni).


Difese specifiche: il meccanismo specifico di difesa nei confronti degli agenti microbici si basa sulla risposta immunitaria che può variare nell’ospite da fattore predisponenti


PROFILASSI DELLE MALATTIE INFETTIVE

3 tipi di profilassi:


Profilassi diretta: comprende tutti gli interventi sulle sorgenti e serbatoi di infezione e sulle conseguenti modalità di trasmissione, sono rappresentate:


Dalla notifica della malattia infettiva;


Dall’isolamento e contumacia;


Dagli accertamenti ed indagini epidemiologiche,


Dalla sanificazione, disinfezione, disinfestazione, sterilizzazione;


Dal riconoscimento e bonifica dei portatori.


Profilassi indiretta: è rivolta a migliorare le condizioni igienico-sanitarie ambientali e, diversamente da quella diretta, il bersaglio degli interventi non è rappresentato da un determinato agente etiologico, ma risulta più “generico” (es. riduzione inquinamento fecale nell’ambiente attraverso un adeguato smaltimento dei rifiuti).


Profilassi specifica: corrisponde agli interventi possibili da realizzare per prevenire una specifica malattia. Essa comprende:


La immunoprofilassi (vaccino e sieroprofilassi) ovvero intende modificare lo stato immunitario dei soggetti suscettibili inducendo attivamente la produzione di anticorpi e somministrando immunoglobuline o sieri contenenti anticorpi preformati:


La chemioprofilassi ovvero una protezione temporanea dell’infezione mediante la somministrazione di farmaci chemio-antibiotici.




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